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Anna Maria Piscitelli è nata a Bari e risiede a Montemonaco (AP); è laureata in Scienze della Formazione e iscritta all’Ordine dei Giornalisti.

Si è dedicata fin da giovanissima a studi approfonditi sui miti, le simbologie, le religioni e le tradizioni filosofiche occidentali, l’ermetismo classico, l’alchimia, le scienze della natura e le medicine antiche, con particolare attenzione per gli aspetti storico-antropologici. Parallelamente, ha svolto il suo personale percorso di ricerca sulle valenze e le sopravvivenze delle culture coniugate al “femminile” collocabili in area europea, mediterranea e più specificatamente italica. Ha affiancato all’attività giornalistica, una propria attività editoriale dando vita, in seno alla sua casa editrice, al Progetto Elissa,vero e proprio laboratorio culturale atto a coniugare ambiente, cultura e tradizioni sibilline, e a coagulare liberi ricercatori, dipartimenti universitari, enti pubblici, istituzioni culturali ecc. per il recupero e la valorizzazione delle radici antropologiche sibilline nella storia, nella letteratura, nell’arte, nei miti, nelle leggende popolari, nei reperti documentali e monumentali, nella morfologia, naturale e antropica, posta a cintura della catena dei M.ti Sibillini.

Nel ’97, trasferita definitivamente la residenza e l’attività editoriale nel paesino di Montemonaco (1080 mt. s.l.m.) alle falde di Monte Sibilla nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ha inaugurato il “Centro culturale Elissa”, coinvolgendo, grazie alla rete di rapporti culturali intessuti nel tempo, numerose e prestigiose autorità del mondo Accademico nazionale e internazionale. Ha formato così il Comitato scientifico di Elissa offrendone la presidenza al professor Paolo Aldo Rossi ordinario di Filosofia della Scienza ed Epistemologia all’Università di Genova.
Ha organizzato, nell’arco degli anni, seminari di studio, conferenze, tavole rotonde e - nel 1998 1999 e 2000 - tre convegni internazionali a cui hanno partecipato docenti universitari, liberi ricercatori ed Enti Istituzionali. Ha pubblicato, per i tipi della sua casa editrice, gli atti dei Convegni in lussuosa veste editoriale e altri testi divulgativi sulla Sibilla e le sue terre, nonché numerosi articoli culturali su riviste e svariati quotidiani nazionali.
Unitamente al coinvolgimento del mondo culturale-scientifico e degli Enti Locali, la risonanza che attraverso i media (oltre 100 articoli su pagine nazionali e locali, servizi su Rai Tre Marche e Rai 1) si è verificata nella gente dell’area centroitalica (Marche-Umbria), suscitando un rinnovato interesse per le proprie tradizioni, ha indotto Anna Maria Piscitelli a costituire assieme a soggetti locali il “Comitato promotore Grotta della Sibilla Apppenninica” volto primariamente a promuovere studi finalizzati alla valorizzazione del Sito ipogeo d’altura a c.a. 2000 metri sotto la Corona del mitico Monte Sibilla. Il Comitato è stato artefice, unitamente all’equipe di Elissa, al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Camerino e con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica delle Marche, delle indagini geologico-geofisiche nell’area circostante la grotta della Sibilla appenninica. Le indagini hanno attestando la reale esistenza di cunicoli e cavità sotterranee, e costituiscono una importante pietra miliare negli studi scientifici sul sito ipogeo dei Sibillini.
Elaborato nel 2002 il progetto “Sibilla Appenninica, donna d’Europa”, presenta domanda di finanziamento alla Comunità europea per “Cultura 2000, sezione patrimonio culturale” coinvolgendo, quali partners nel progetto, dipartimenti universitari nazionali, francesi, spagnoli e tedeschi per la promozione culturale del Mito della Sibilla Appenninica, simbolo e modello attualissimo del femminile sia come depositario della memoria storica e delle radici antropologiche della comunità sociale, sia a favore del dialogo a confronto fra tradizioni comuni ai principali paesi dell’Europa mediterranea.
Il progetto, l’unico che, superate le preselezioni, è giunto in finale con un altro progetto italiano, non viene però finanziato a causa della mancata presenza degli Enti pubblici marchigiani impreparati a sostenerne la portata culturale.
Decide pertanto di accantonare, quanto meno in loco, ogni attività di promozione del territorio dei Sibillini cessando pubblicazioni, articoli giornalistici, e mettendo in sonno anche il Comitato “Grotta della Sibilla appenninica”. Continua però a tenere, grazie ai suoi contatti culturali, frequenti conferenze sulla Fata dei Sibillini in giro per l’Italia, ospite di Università e di varie Associazioni.
Tre anni di silenzio volontario di Elissa, le hanno consentito di dimostrare la mancata volontà e/o l’incapacità da parte degli autoctoni, degli enti locali e dell’Ente Parco di valorizzare e promuovere la Sibilla e le sue terre: infatti è tutto ritornato nell’oblio.
Il Centro Elissa di Montemonaco procedendo, invece, la sua eclettica funzione, è diventato, grazie al suo appassionato impegno, un laboratorio sperimentale di ecoalfabetizzazione al linguaggio della natura dei Sibillini assiduamente e periodicamente frequentato da amici, gruppi di studiosi, giovani studenti, amanti della natura ecc. Questa esperienza triennale e continuativa, supportata da studi mirati di social ecology e deep ecology e fondata su una visione sistemica della vita, le hanno consentito di elaborare un progetto formativo di corsi di ecoalfabetizzazione (di vari livelli) spendibile ed esportabile in altri contenitori ambientali e/o antropici, aree protette e Parchi Nazionali, e la cui applicabilità può anche inserirsi nella politica ambientale nazionale e nell’economia ambientale di Regioni, Province e Comuni, o comunque soddisfare l’ansia di ricerca di chi ha intrapreso, o vuole intraprendere un percorso esistenziale di conoscenza e autocoscienza in armonia con l’ambiente naturale e antropico.
Oggi, libera da impegni imprenditoriali, giornalistici e associativi, e dopo aver verificato l’inattività e/o il pressapochismo dei Comuni, delle Province e delle Regioni compresi nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nei confronti della promozione e valorizzazione delle emergenze culturali e ambientali delle terre della Sibilla appenninica, Anna Maria Piscitelli intende …